Lo stato attuale della tutela dei diritti di Proprietà Industriale nella Federazione Russa

Nonostante le tensioni geopolitiche, la Russia garantisce ancora la tutela dei diritti di Proprietà Industriale (PI) a individui e entità straniere, seppur con alcune limitazioni.

Restrizioni:

  • Licenze obbligatorie: il governo può concedere licenze per l’uso di brevetti o altri diritti di esclusiva a terzi, compensando i titolari con royalties. La normativa russa prevede l’attivazione di licenze obbligatorie in situazioni di emergenza, al fine di tutelare la difesa e la sicurezza nazionale, nonché la salute e la vita dei cittadini. Tuttavia, a seguito dell’escalation del conflitto, è stata introdotta una deroga che esclude il pagamento di compensi ai titolari di diritti di proprietà intellettuale provenienti da Paesi ostili. Tale deroga è circoscritta ai brevetti ritenuti necessari per la difesa e la sicurezza del Paese.
  • Importazione parallela: è stato reso ammissibile l’import delle merci occidentali senza il consenso del titolare dei diritti di PI, se i prodotti sono già stati legittimamente immessi sul mercato in un altro Paese. In questo caso, si applica il principio di esaurimento internazionale dei diritti di proprietà intellettuale, adoperato in diverse nazioni. Tale principio non autorizza, tuttavia, l’importazione di prodotti contraffatti.
  • Nazionalizzazione temporanea: possibile la nazionalizzazione di imprese straniere con attribuzione del diritto di utilizzo dei relativi diritti di proprietà industriale.

Depositi di marchi:

  • Il Rospatent continua a esaminare le domande di marchio senza discriminazioni.
  • La titolarità da parte di entità di “Paesi ostili” non è considerata un ostacolo alla registrazione.

Problemi:

  • Cancellazione per non uso: in Russia i marchi non utilizzati per 3 anni consecutivi possono essere cancellati. Le sanzioni e le importazioni parallele non sono considerate uso del marchio.
  • Aumento delle azioni di cancellazione: entità locali sfruttano la situazione per depositare azioni di cancellazione per non uso.

Raccomandazioni:

  • Mantenere i marchi in uso per evitare la cancellazione quando possibile: il mancato uso in conseguenza delle sanzioni non costituisce una giusta causa, e le importazioni parallele non vengono considerate uso del marchio.
  • Valutare il rideposito del marchio con alcuni accorgimenti importanti per non rischiare di incorrere in cosiddetti “depositi in mala fede”.