Se vedi per la prima volta il “mancato” trofeo del GP di Austin F1 ti assale un dubbio, e quasi quasi ti aspetti che il piccoletto si levi il caschetto e il pilota si riveli essere il famoso Topolino. E poi ti chiedi… e i diritti d’autore? (scaduti o ancora in vigore?) Le notizie riportano che poco prima del GP di Austin la F1 ha dovuto rinunciare al trofeo “Heroo”, che parrebbe Topolino con il casco (dorato, argento o nero, in base al posto sul podio), firmato dal designer italiano Matteo Macchiavelli. E, ma no! Il colpo non è arrivato da parte del mitico Topolino, bensì, sembrerebbe, dalla giapponese Medicom Toy Corporation, proprietaria dell’art toy Be@rbrick, commercializzato ormai da qualche anno in diverse versioni.
Non sembrerebbero esserci registrazioni di marchio o design che tutelino la forma dell’orsacchiotto a nome della Medicom Toy Corporation a livello italiano e/o Europeo. E, si sa, che la tutela della forma come design ha dei limiti temporali: il requisito di novità è fondamentale e la pre-divulgazione consentita è di 12 mesi ante-registrazione. D’altro canto, non è semplice ottenere la tutela di per un marchio tridimensionale, quando questo rappresenti la forma del prodotto. Potrebbero farsi valere i diritti di copyright sulla forma dell’orsacchiotto, i quali permetterebbero di svincolarsi anche dal limite merceologico al quale sono vincolati i marchi non notori. Di fatto, sappiamo solamente che il trofeo “Heroo” è stato sostituito poco prima del GP di Austin per evitare controversie legali.
Questi eventi risalgono a poche settimane fa, e mi sono tornati in mente quando ho controllato uno degli ultimi bollettini dell’UIBM, e ho riscontrato la pubblicazione della domanda di registrazione del marchio figurativo rappresentante la figura del topolino con il casco con la dicitura sottostante “HEROO” (n. 302024000112012 del 11 luglio 2024, in classe 42 per design e servizi grafici), di cui il designer italiano sopra citato risulta essere il titolare.
La domanda di registrazione deve innanzitutto superare il periodo di opposizione. Sorge spontanea la domanda relativa all’esistenza dei diritti anteriori: i diritti che sono stati opposti all’utilizzo del trofeo al GP di Austin potrebbero valere anche sul territorio italiano e, se affermativo, che tipo di diritti sono? La figura dell’orsacchiotto potrebbe essere diventata un marchio notorio (art. 6bis della CUP) e, quindi, godere di protezione, addirittura extra-merceologica, in Italia? Esistono dei diritti d’autore per la figurina dell’orsacchiotto? Certamente, il tipo di diritto da opporre influenza di molto la strategia di tutela: in via amministrativa, presso l’UIBM, possiamo fare valere i marchi notori, ma non i diritti d’autore.
Ma andiamo oltre e supponiamo che non sussistano impedimenti in Italia per la registrazione del marchio. Allora la domanda sarà differente: come verrà utilizzato in commercio il marchio in questione, che sembrerebbe voler essere un marchio tridimensionale, ma che così non appare nella richiesta presentata all’UIBM? Ci saranno delle problematiche legate al mancato uso o all’uso in forma diversa dalla registrazione?
Se ampliassimo ancora di più la questione e la estendessimo anche all’uso dei marchi 3D nella loro forma bidimensionale (figurativa), mi viene in mente un caso recente, in cui l’utilizzo del marchio tridimensionale è stato provato attraverso l’uso di un marchio bidimensionale, in quanto la forma tutelata era chiaramente intelleggibile nel marchio figurativo e facilmente riconoscibile dal pubblico interessato (caso 14/12/2022, T-553/21, FORM EINES SMILEYS (3D), EU:T:2022.813). Varrà anche il contrario?